Il Monumento ancora ostaggio di incuria, vandali e immondizia

Dopo aver affrontato le “fatiche” delle celebrazioni dell’Ave Maris Stella e, in ultimo, la “giornata della memoria” dei marinai caduti in mare, il Monumento al Marinaio ripiomba in quell’oblio di dimenticanza e vandalismo che lo contraddistingue per il resto dell’anno.
Eppure manca pochissimo alla ricorrenza degli 80 anni dalla costruzione, quando, il 4 novembre del 1933, il progetto dell’architetto Luigi Brunati e dello scultore Amerigo Bartoli prese vita.
Quasi tutti i brindisini hanno vissuto momenti riconducibili a quell’enorme timone, sia perché nelle adiacenze si trova il parco giochi, luogo che ha allietato generazioni di bambini, sia per quel parco, protagonista di mille passeggiate, ma soprattutto perché con la sua mole, il monumento, è un’immagine sempre presente del nostro panorama.
Con le celebrazioni per la “giornata della memoria” si è potuto ammirare uno spiazzale, che porta alla scalinata del monumento, pieno di militari, tirato a lucido, che buona impressione ha fatto per le televisioni nazionali.
Ma una volta spente le telecamere tutto è ritornato, nel giro di poche ore, come è consuetudine: sporcizia, aiuole rovinate e turisti che si immortalano tra i famosi cannoni e lattine di bibite e buste dell’immondizia abbandonate.
Adesso che, come abbiamo ricordato, mancano poco più di 2 mesi all’anniversario di costruzione, sarebbe opportuno che il Monumento non rimanesse in questo stato pietoso.
Un’idea potrebbe essere organizzare concerti per raccogliere fondi, come fece il famoso tenore Tito Schipa, promotore nel 32 di una serie di concerti per raccogliere i soldi necessari alla costruzione.

Gianmarco Sciarra