Mesagne, festa patronale con il contributo dei cittadini. Nonostante la crisi

Torna puntuale, come ogni estate, l’appuntamento con la Festa patronale della Madonna del Carmine di Mesagne. Tre giorni di preghiera: dalla Processione, in programma martedì alle ore 19.30, che preleverà il Venerato Simulacro della Beata Vergine del Carmelo, alla concelebrazione conclusiva che sarà presidiata dall’Arcivescovo Mons.Domenico Caliandro.

Alla preghiera si affianca la festa. Le prime due serate, infatti, vedranno esibirsi il ‘Gruppo strumentale giovanile’ del maestro Francesco Poci, a cui seguirà l’animazione del gruppo Folk ‘La Stella’ di Ostuni. I protagonisti dell’ultima serata, invece, saranno il Gruppo di Pizzica ‘Mute Terre’ , Roberta Faccani, ex solista dei Matia Bazar, e Tony Esposito.

Un evento speciale e particolare. A ribadirlo è  il presidente del Consiglio comunale, Fernando Orsini: «La festa in onore della Protettrice di Mesagne è particolarmente sentita e attesa in città. Il rito religioso è al centro dei festeggiamenti. Accanto ad esso ci sono poi una serie di eventi di carattere laico che culminano con l’esibizione in piazza di artisti di fama nazionale. E sono previsti, come ogni anno, i fuochi d’artificio».

Superato anche l’ostacolo della difficoltà economica e organizzativa. A differenza degli altri anni, infatti, è stata allestita una postazione fissa nel centro storico identificata come luogo di raccolta delle donazioni: «Bisogna tenere presente – ha precisato Orsini – che la crisi economica ha inciso fortemente sul livello di offerte. Ma devo dire che la risposta dei cittadini è stata comunque determinante. Pur tra le diverse difficoltà la collaborazione di tutti, insieme al contributo del Comune, ha reso possibile lo svolgimento della festa. I cittadini sono da sempre particolarmente sensibili allo svolgimento di eventi che veicolano la personalità e la tradizione locale. Il comitato feste patronali, il Comune, la Chiesa, le varie associazioni del territorio: sono tutte realtà che hanno saputo interpretare al meglio i sentimenti di devozione e partecipazione, superando dignitosamente le criticità legate all’attuale congiuntura economica».

Al Presidente del Consiglio comunale, fa eco  il vicesindaco di Mesagne, Giancarlo Canuto: «A Mesagne esiste ancora un farsi carico, quasi totale, dell’organizzazione della festa da parte di un apposito comitato incardinato nella Parrocchia della Chiesa Matrice. Anche qui, però, la tradizione ha dovuto fare i conti con il cambiamento dei tempi: questo ha trovato sempre più difficoltà ad individuare persone disponibili a girare la città; allo stesso tempo molti cittadini mesagnesi, pur affezionati, non erano più disposti a versare un piccolo tributo, manifestando le proprie difficoltà ed il Comune non dava più i contributi di un tempo e di necessità virtù si è dovuto ridimensionare il budget, pur mantenendo il canovaccio di massima».

«Proprio per queste ragioni – ha concluso Canuto –, anche imputabili alla tiepidezza dei mesagnesi che, italianamente, sono pronti a criticare e restii a contribuire, il Comitato ha accolto le offerte dei cittadini in una sede fissa e sue periferiche. il Sindaco, infine, ha sollecitato alcuni soggetti imprenditoriali e bisogna dire che la risposta è stata molto buona e consentirà una festa adeguata alle tradizioni».

Dennis Magrì