Satriano, un vescovo brindisino 45 anni dopo Todisco

Dopo 45 anni dalla nomina a Vescovo del brindisino Settimio Todisco, Papa Francesco nomina il brindisino Mons. Giuseppe Satriano vescovo. Nelle prossime settimane prenderà possesso della Diocesi calabrese di Rossano-Cariati.

Giorno importante per Mons. Giuseppe Satriano, brindisino, Vicario Generale della Diocesi di Brindisi Ostuni, oggi, 15 Luglio 2014, giunge l’ufficialità della sua nomina alla dignità di Vescovo. Il Santo Padre, Francesco, ha riconosciuto in lui le piene e complete doti che l’importantissimo incarico richiedono.

Nato cinquantacinque anni fa, l’8 Settembre 1960, a Brindisi, è stato ordinato sacerdote il 28 settembre del 1985.

La bella e significativa presenza nella Chiesa locale di Mons. Giuseppe Satriano, succeduto all’amato Mons. Elio Antelmi nella dignità di primo collaboratore dell’Arcivescovo Rocco Talucci e di Mons. Domenico Caliandro, attuale ordinario diocesano, si genera da un carattere in cui si plasmano eccezionalmente le doti di mansuetudine e di servizio.

Ama spesso richiamare il passo del Vangelo di Giovanni (13. 14, 15) “Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io”.

Mons. Giuseppe Satriano ha tanto effettivamente incarnato la significazione del mandato sacerdotale, che il suo percorso di prete lo ha vissuto pienamente nel servizio e l’amore per il prossimo. L’inconfondibile sorriso che ognuno può sperimentare incontrandolo, sgorga dal viso di don Giuseppe a partire dal primo accenno di saluto; è la sua marca più evidente ed insieme intima.

Il tema della cura per la missione, prima in parrocchia, poi in missione a Laisamis (foto), ancora in Seminario e sino ad oggi nella sua dignità di Vicario Generale, non l’ha mai abbandonato e ritorna ancora nel giorno della sua nomina vescovile, quando, nel momento della gioia, certamente continuerà a chiedere a quanti possono, di essere vicini alla Chiesa universale.

Don Giuseppe è veramente missionario, non solo perchè ha vissuto l’esperienza materiale di essere stato in una terra affascinante e lontana come l’Africa, ma perchè dalla missione di: – annunziare il vangelo – portare il dono della salvezza a tutti – promuovere la carità – che sono le ragioni profonde del ministero sacerdotale e del cammino spirituale, egli si è lasciato “macerare” l’anima.

La riflessione è del compianto Cardinal Anastasio Ballestrero, che ha dedicato la sua esistenza alla formazione di tantissimi sacerdoti.

Egli amava ripetere ad ogni sacerdote: “la nostra vita è che questi vincoli missionari bisogna viverli con una consapevolezza che non viene mai meno, con una fedeltà che cerca di essere sempre coerente e con una dedizione che deve precisamente somigliare e ripetere quella di Cristo Signore”.

Dire che Mons. Giuseppe Satriano incarni fedelmente i vincoli della missione di sacerdote è dire una verità senza se e senza ma.

Egli ha – come direbbe ancora Ballestrero – il cuore del prete: presenza viva di Cristo nella Chiesa.

Ad multos annos e Buona Vita, Cara Eccellenza Reverendissima Giuseppe.

Giancarlo Sacrestano