“Rifiuti, una task-force non solo per tallonare il cittadino, ma anche per vigilare sul servizio della Monteco”

di PIERO GIOIA*

Le numerose segnalazioni sul decoro e sullo stato di pulizia della Città servono ad aprire una approfondita riflessione sulle cause di questa situazione, ma anche sui provvedimenti e sulle iniziative necessarie per migliorarla. In passato ho suggerito una modifica all’attuale modalità del servizio di raccolta rifiuti, ovvero eliminando il più possibile i bidoni carrellati presso utenze commerciali ed i bidoncini presso le utenze domestiche e sostituendo gli stessi con sacchetti per le frazioni “plastica” – “carta” ed “indifferenziato”, avendo cura di conformarli (nel formato e quantità) in relazione a Chi usufruisce della prestazione; Nello specifico: sacchetti di media dimensione da raccogliersi (in orario notturno) secondo un cronoprogramma per le utenze domestiche; sacchi di grande dimensione per le utenze commerciali, anche questi da raccogliersi di notte però con frequenza giornaliera. Per le restanti frazioni merceologiche (“vetro/metalli” e “umido”) offrire l’opportunità al contribuente di conferire giornalmente detto materiale attraverso cassonetti dedicati (d’altra parte, per il vetro già avviene) che verrebbero svuotati e lavati giornalmente, seguendo un programma di interventi mirati.

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In questi giorni i giornali locali ci forniscono notizie sulle iniziative messe in campo della Pubblica Amministrazione, che si annunciano in direzione di un più sistematico e pressante servizio di controllo e di sanzione sia nei confronti di quei cittadini che (forse per scarso senso civico) contravvenendo alle regole, depositano i rifiuti al di fuori dell’orario previsto o che non raccolgono le deiezioni dei propri cani; sia nei confronti di coloro che non conferiscono correttamente il rifiuto prodotto, oppure non utilizzano correttamente i bidoni carrellati (quest’ultima parte pare sia perlopiù orientata per le attività commerciali). Iniziative giuste, che vanno nella direzione giusta, poiché il rispetto delle regole costituisce il fondamento del vivere insieme, rispettosi l’uno dell’altro per una garanzia della tutela dei diritti e della dignità delle persone nella loro vita di relazione, peraltro rendendo più vivibile questa Città.

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Nel contempo, tuttavia, auspico che non sia tutta qua la risposta della Pubblica Amministrazione, perché questo sbilanciamento del controllo nei confronti dei comportamenti del cittadino vorrebbe significare che qualcuno nel Palazzo di Città ha maturato il bizzarro convincimento, o voglia far credere, che questo stato di cose, di degrado, di scarsa pulizia delle strade, di abbondanza di rifiuti, di presenza dei roditori e delle blatte, di cassonetti inefficienti e sporchi, delle discariche di posidonia presenti lungo la Litoranea Nord dipenda quasi esclusivamente dai cittadini (nonché contribuenti) e non anche dalle inefficienze e dalle quasi certe inadempienze (di seguito verrà acclarata tale convinzione) della Società alla quale è stato affidato il servizio di raccolta, di pulizia e trasporto dei rifiuti – molto oneroso nel canone.

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Personalmente sono intervenuto più volte, anche pubblicamente, per segnalare alcune “inefficienze”, conseguendo qualche apprezzabile risultato se si considera che le aule penali del Tribunale di Brindisi molto presto dovranno esprimersi in relazione a presunta “ipotesi di truffa in appalto pubblico, turbativa d’asta e inadempienza contrattuale, omissione in atti di ufficio” (così come ha dato ampio risalto la stampa, Corriere del Mezzogiorno e Quotidiano di Puglia, nei giorni scorsi). Tuttavia ritengo che non sia più una propria peculiarità segnalare con maggior convinzione che le cose non vanno in questa Città; Gli interventi delle Associazioni dei Consumatori – del Presidente della Confesercenti – di Fratelli di Italia (circa 1.500 firme raccolte per lamentare le modalità della Raccolta Differenziata) e di Altri illustri personaggi cittadini ne sono una acclarata testimonianza.

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Ciò nonostante Siffatti debbono pretendere una risposta dalla Pubblica Amministrazione, ovvero: “Nel momento in cui, giustamente, si persegue Colui che non rispetta le regole/ordinanze, di pari passo si sanziona il Gestore dei servizi di Igiene Urbana in presenza di palesi inadempienze al contratto (??)”. Nel merito, il Capitolato Speciale di Appalto (di cui al Contratto n.11742/13 – per il periodo Ottobre 2012 .- Ottobre 2013, ma in vigore sino a giorni odierni per gli effetti dell’Ordinanze del TAR di Lecce) diventa una lettura interessante (forse trascurata da molti addetti del settore), perché ci racconta:

• che ogni giorno infrasettimanale, escluso la domenica dovrebbero essere spazzate tutte le strade, le piazze, gli spazi pubblici, i marciapiedi (dalla Relazione Generale – punto 11.1 – viene specificato che ciò deve avvenire nella fascia oraria 05,00 – 12,00) mediante l’impiego (anche e soprattutto) di dodici mezzi meccanici (così dette spazzatrici), che il Comando Polizia Municipale appurò non esserci. Lo stesso Comando, se entrato in possesso dello “schema afferente sia gli automezzi in servizio che le zone di servizio con annessi orari di operatività” (rapportini giornalieri di attività), così come richiesto dallo Stesso nell’Agosto del 2013 al Gestore del Servizio di Igiene Urbana ed alla BMS (MULTISERVIZI), potrà aver rilevato il persistere di “un utilizzo numericamente inferiore a quanto previsto – numericamente – dei mezzi speciali destinati allo spazzamento meccanico” nella fascia oraria 05,00 – 12,00. Di conseguenza: il contribuente riceve una prestazione difforme dal capitolato per cui versa i tributi e il Gestore del servizio non fornisce alla Pubblica Amministrazione, nella giusta misura, i mezzi e le prestazioni previsti per contratto;

• che spetta alla MONTECO l’asporto dell’erba dalle strade, dalle piazze, dai marciapiedi, ma anche quella, che spesso troviamo abbandonata in strada per giorni, derivante dalla manutenzione, sfalcio e potatura del verde pubblico; sempre alla MONTECO spetta la “bonifica del territorio” in orario notturno (dalla Relazione Generale – punto 14) e la “rimozione rifiuti abbandonati” sul luogo pubblico (dal Capitolato articolo 83);

• che bisogna pulire gli arenili lungo la Litoranea ed accatastare la Posidonia in maniera tale da non arrecare disagio ai bagnati (da circolare Ministeriale e Regionale); • che i cassonetti dovrebbero essere sottoposti a trattamento di lavaggio e disinfezione interno ed esterno con frequenze prestabilite (da Capitolato – articolo 55).e comunque entro un massimo di 15gg. in estate (per quelli destinati alla frazione “umido” due volte alla settimana). Da non trascurare, inoltre, quanto disciplina il Codice della Strada, ovvero non si deve creare intralcio alla circolazione pedonale (!!).

• che a giorni alterni bisogna provvedere al lavaggio delle superfici stradali a pavimentazione lapidea del Centro Storico (dal Capitolato articolo 84), il contratto specifica anche l’elenco delle vie cui intervenire con maggior accortezza, in questo elenco sono compresi viale Regina Margherita più Fontana, corso Umberto più piazza Cairoli, corso Roma, piazza Vittorio Emanuele più Statua, Sottopasso di via Appia, piazza Vittoria più Fontana, corso Garibaldi, via Conserva più Fontana, via Cesare Battisti, piazza Crispi più Fontana, via Indipendenza, via Pozzo Traiano, via Dogana, Scalinate Piazzale Lenio Flacco, via Colonne, via S. Chiara, Scalinate Romane e area Colonne, via De Lubelli, via S. Lorenzo da Brindisi, via Cappellini, , piazza Dionisi, via Seminario, via Salita di Ripalta, via Filomeno Consiglio, via De Leo, via Rischinieri, via Duomo, Piazza Matteotti e area circostante Palazzo Città, via Rubini, via De Terribile, via Casimiro, via Giudea, e via Lauro;

• che bisogna ottemperare alla pulizia delle caditoie stradali e condotti di deflusso acque piovane (da Capitolato – articolo 82);

• che ci deve essere giornalmente (da dimostrarsi negli “schemi afferente sia gli automezzi in servizio che le zone di servizio con annessi orari di operatività” ) un numero adeguato di personale tale da garantire ciò che il contribuente paga attraverso la TARI (da Capitolato – articolo 12);

• che si deve disporre di idonei fabbricati da adibire a deposito attrezzature – rimessaggio mezzi – spogliatoio – ……, i quali dovranno essere a norma con le leggi antinfortunistiche, sanitarie , edilizie ….. (da Capitolato – articolo 90). Leggevo dai giornali che la Pubblica Amministrazione si è costituita parte civile in un ulteriore procedimento penale contro il Gestore del servizio (proprio in relazione a questo argomento), tuttavia resta inoperosa sui conseguenziali provvedimenti da adottarsi, poiché quanto contestato dalla Procura di Brindisi è un motivo diverso da quello che il TAR di Lecce motivò in un precedente provvedimento di carattere meramente amministrativo.

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Il Capitolato Speciale di Appalto ci racconta tante altre cose cui l’Ente deve (in virtù dell’obbligo e dovere di trasparenza in capo ad una Pubblica Amministrazione), dar conto ai cittadini, in maniera semplice e sintetica, delle regole, degli standard qualitativi dei servizi, del diritto di verifica sulla congruità tra il prezzo pagato (tasse) rispetto al servizio ricevuto. Tuttavia, quando in un atto di pubblica consultazione (Determine di Liquidazione delle fatture per i servizi di Igiene Urbana, pubblicate nel portale comunale) si rileva che viene certificato che: “il servizio è stato regolarmente svolto dalla Società MONTECO S.r.l. …..”, ed inoltre si specifica che ciò avviene: “per quanto stabilito dal Capitolato Speciale di Appalto”: e si fa riferimento che l’unica inadempienza rilevata è relativa al mancato raggiungimento della percentuale di Raccolta Differenziata (per la qual ragione si tratteranno le spettanze al termine del rapporto contrattuale !!), nel momento in cui le foto qui riprodotte (fruite da pubblicazioni di Facebook dei giorni correnti) rappresentano un degrado totale e presunte inadempienze a ripetizione, allora val la pena preoccuparsi seriamente e pretendere dagli organi preposti (Procura di Brindisi) un po’ di rispetto e tutela.

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E’ un obbligo della Pubblica Amministrazione “vigilare sul Gestore di pubblici servizi e forniture”, poiché se in tanti si lamentano che i corsi sono sporchi, che molte strade sono sporche, che molti cassonetti non sono efficienti, che molti di essi non appaino puliti e disinfettati, che nelle vicinanze dei cassonetti giace spesso e per troppo tempo sporcizia, che i cestini porta rifiuti non vengono ripuliti ed i sacchetti sostituiti, ragionevolmente si può dubitare sul corretto adempimento di quanto previsto dal capitolato speciale d’appalto e volgere in quella direzione controlli più incisivi e ed allora quella task force approntata per tallonare e sanzionare il cittadino potrebbe contemporaneamente riservare la stessa attenzione ai comportamenti ed agli adempimenti della società dei servizi di igiene urbana.

Nota a margine: il presente intervento verrà consegnato in copia alla Pubblica Amministrazione (Sindaco Città ed Assessore al Ramo); alle Associazioni del consumatori – al Presidente Confesercenti e al movimento Fratelli di Italia, poiché chiamate in causa; alla Procura di Brindisi ed al Comandante Polizia Municipale. Ringrazio Colui che mi ha acconsentito di usufruire delle foto qui inserite.

*EX DIRIGENTE SLIA E MONTECO