Farinelli Brosco, cortometraggio al Map di Brindisi

Sono tre gli appuntamenti in cartellone per «#tempodestate2014», la rassegna del Comune di Brindisi per la stagione estiva, domani sabato 30 agosto. Un programma che intercetta più generi in concomitanza con i «Puglia Open Days 2014», il progetto di promozione e valorizzazione dell’offerta turistica che apre le porte del patrimonio culturale della città: dal film d’arte del «Map» alla musica antica del «Barocco Festival Leonardo Leo», alla poesia visionaria e scanzonata di Guido Catalano.

«FARINELLI BROSCO» – OPEN DAYS – ARTI VISIVE, PERFORMANCE E VIDEO Si comincia alle 20 con la proiezione, nel «Museo Mediterraneo dell’Arte Presente» (chiesa di San Michele Arcangelo delle Scuole Pie – via Tarantini, 37), del cortometraggio di finzione «Farinelli Brosco» (durata di 3’ 50”), ispirato alla tragica vicenda umana del più famoso castrato della storia del canto lirico, per la sceneggiatura e la regia di Riccardo Cannone. Non un docufilm, né un omaggio esplicito al «Farinelli», quanto una sottile allusione a una pratica crudele, perpetrata su centinaia di bambini nel corso dei secoli, nella speranza di un destino migliore, rispetto alla tetra miseria nelle campagne italiane: un destino come castrato sublime nei teatri d’opera d’Europa e nelle chiese cattoliche. Il backstage «Voce bianca» (durata 35’) è realizzato da Antonio Cristiani e Vincenzo Napolitano. Le immagini di una luminosa chiesa del XVIII secolo.

Il fragile corpo contemporaneo di un bambino di undici anni (FOTO). Una voce bianca di sottofondo, così straordinaria da meritare la composizione di un’opera nel ‘900. La chiesa è San Nicola Tremodiense, ad Andria, in Puglia. È la chiesa dove è stato battezzato nel 1705 Carlo Maria Michelangelo Brosco, che diventerà da adulto – celebre in tutto il mondo – «Farinelli». Le musiche sono un’inedita esclusiva: la voce bianca è quella di David Hemmings, indimenticabile attore protagonista del film «Blow Up» di Michelangelo Antonioni.

«VORRIA CHE TU CANTAS’UNA CANZONA. DALLA VILLANELLA ALLA CANZONE NAPOLETANA» MUSICA ANTICA & OPEN DAYS – «BAROCCO FESTIVAL LEONARDO LEO» Dopo il concerto di Liuwe Tamminga nella chiesa Matrice di Mesagne, il «Barocco Festival Leonardo Leo» torna a Brindisi. Il quinto appuntamento della rassegna (l’ultimo per il capoluogo brindisino), in programma alle 21 nella zona Sciabiche, porta Thaon De Revel, è con il concerto «Vorria che tu cantas’una canzona. Dalla villanella alla canzone napoletana». Sul palco il tenore Rosario Totano, il baritono Giuseppe Naviglio e alle chitarre Nando Di Modugno. Lo spettacolo delinea musicalmente un percorso sulla nascita e successiva storia della canzone napoletana.

Nel Quattrocento fino al Seicento la «villanella alla napolitana» ha rappresentato un fondamentale antefatto per gli sviluppi della canzone ottocentesca, sia per la sua produzione originariamente popolaresca ben accolta dalla classe colta, sia per il suo carattere scherzoso. Nella seconda metà dell’Ottocento e prima metà del Novecento, invece, i maggiori musicisti e poeti si cimentano nella composizione di numerose canzoni ponendo le basi per la nascita della «canzone classica napoletana», importante ramo della canzone italiana con repertori tra i più conosciuti. Non casuale la scelta del direttore artistico del festival Cosimo Prontera di far svolgere il concerto in una zona particolarmente tipica di Brindisi. Come è noto, infatti, il quartiere Sciabiche è un’area che si è da sempre caratterizzata per una spiccata vocazione marinara. Un ambiente che si concilia con l’animo artistico di un’altra città da sempre innamorata del proprio porto come è, appunto, Napoli. Ingresso gratuito.

«CATALANOSOLOREADING» DI E CON GUIDO CATALANO Sempre alle 21, in piazzetta San Giovanni al Sepolcro, nel cuore della città, è protagonista la poesia con lo spettacolo «CatalanoSoloReading». Sulla scena Guido Catalano, poeta-performer torinese che da anni si è ritagliato una nicchia tutta sua nel settore delle performance live. Dotato di una propensione naturale per le capitolazioni poetiche – con inevitabile retrogusto beffardo -, Catalano, con il suo «reading in solitaria», cela emozioni e romanticismo dietro una patina di sorrisi e rimandi ironici, schiudendo parole inaspettate. E incanta e vince perché batte sentieri inediti, e vive di poesia, respira poesia. E poesia rilascia con una forza che le sue personali parole sanno spiegare. Tra gli autori più irriverenti, divertenti e originali degli ultimi tempi, Catalano è anche uno dei giovani poeti più letti avendo superato con il suo «Ti amo ma posso spiegarti» le diecimila copie vendute.