La crisi della coppia: non un momento di rottura ma di crescita

L’amore  resta sempre  e comunque il sentimento  più naturale, l’emozione  più forte.  Quando  un amore è ormai  agonizzante  per molte coppie la separazione sembra  la soluzione più semplice e l’unica via di uscita. Le relazioni  d’amore sono agite da profonde trasformazioni che, pur non negando mai il desiderio e il bisogno profondo di  ogni essere umano di amare ed essere amato, fanno  luce sulla piena realizzazione di sé. Le relazioni  tra  i due sessi non sono  state mai  più complicate di quel che sono oggi. Se  si imparasse a leggere o a comprendere e capire i segnali della crisi forse la coppia potrebbe ritrovare l’entusiasmo e il coinvolgimento iniziale. Non  bisognerebbe considerare gli uomini e le donne come persone differenti provenienti da pianeti diversi, ma piuttosto come individui  con esigenze e desideri precisi. Molto  simili sotto molteplici  punti  di vista,  ma fondamentalmente unici nelle  loro  peculiarità e nel carattere. 

Gli uomini  non sono tutti uguali così  come  le donne, non  appartengono  a una specie giunta da  Marte, così come le donne non  provengono da Venere. Non esiste  solo una forma di mascolinità così  come  non esiste una  sola forma di femminilità. L’incomprensione nella relazione forse nasce  da questi  fattori.

Quali possono essere i segnali di una crisi di coppia? Gli indicatori possono essere l’assenza di passione, mancanza di intimità; l’Eros  abbandona la coppia,  la comunicazione diventa solo  funzionale  e non  emotiva e decade qualunque progettualità per una vita comune e  condivisa. 

La passione  è il fuoco sacro  di Eros e  non  è  solo “sesso”, comprende l’attrazione  le emozioni e l’affettività. Non  possiamo permettere che  l’amore  diventi un  bene di scarto, vivere insieme  dipende sempre  dall’armonia e dall’amore  all’interno della coppia. Comprensione reciproca e  amore  sono però fattori molto soggettivi che sottostanno alle oscillazioni  dei  sentimenti e dipendono unicamente dagli interessati,  la stabilità della coppia dipende  dalle capacità e dai  limiti del rapporto con il partner. Le crisi ci  consentono  di infrangere le  abitudini,  ci  aprono nuove  possibilità  di vita insieme. Una crisi, dal greco krisis,  significa cambiamento e non dovrebbe necessariamente provocare una separazione, piuttosto  è un segnale che  indica  che si sta  compiendo un  passo  avanti nello sviluppo individuale e di coppia. Quando  siamo innamorati  spesso  non diamo importanza  alla libertà individuale perché  quello che  ci interessa è stare insieme.  Amare significa avere una storia in comune  e prevede  una progettualità basata sulle decisioni  e sull’ impegno reciproco. 

La  crisi di una coppia non sempre è identificabile con la lite , delle volte si manifesta subdolamente mostrando un lato amicale dell’intimità che è tanto pericoloso quanto il disaccordo. La complicità farcita di mistero alimenta Eros attivando quel sentimento di attrazione verso l’altro che può vincere anche il disaccordo facendo da collante nei momenti bui. Altri  indicatori di una coppia vacillante sono la mancanza di rispetto e la perdita di fiducia: una comunicazione fatta di  termini  psicologicamente violenti o addirittura la violenza fisica,  sono segnali pericolosi  a cui  la coppia dovrebbe porre subito  fine. 

I partner devono comunque avere il coraggio delle diversità, nelle coppie dove  “Io sono ok”, “Tu sei ok”, manca l’ossigeno. Non riconoscere nell’altro un diverso da noi, o il voler celare totalmente i nostri pensieri contrastanti, può portare tanto ad un’esplosione incontrollabile quanto ad un lento morire. Tra l’immobilismo e lo scontro esiste il confronto e a questo bisogna tendere.

Non assopiamo i nostri sensi,non perdiamo l’entusiasmo, il mistero, il giocare al gioco della seduzione, non cadiamo nella routine. La mancanza di energia erotica porta ad un raffreddamento….e lo sguardo si rivolge altrove…….

Dott.ssa Federica Protopapa

Dott. Luigi Persano