Consales: “Chiederemo i danni per il ritiro anticipato dei cassonetti e per averli abbandonati in via Spalato. E i 23 lavoratori non assunti dalla Ecologica devono rivolgersi alla Monteco”

La società “Ecologica Pugliese” ha preso il posto della società “Monteco” per effetto di una ordinanza del Sindaco Mimmo Consales.

“Si tratta di un evento particolarmente importante – ha affermato il primo cittadino – in quanto era da lungo tempo che i cittadini chiedevano condizioni di maggiore efficienza nello svolgimento di tale servizio, così come i netturbini lamentavano condizioni di lavoro insopportabili a causa di rapporti con l’azienda decisamente deteriorati. Non è stato semplice procedere con l’emissione di una ordinanza in quanto si è registrato un intervento del Tribunale amministrativo regionale, che in precedenza aveva già bloccato una regolare gara d’appalto bandita dall’Amministrazione Comunale di Brindisi”.

Quanto al passaggio di cantiere, l’ente locale brindisino contesta alla Monteco la cessazione anticipata del servizio e quindi la violazione degli obblighi di raccolta, visto che già a partire dal pomeriggio di sabato sono stati ritirati i cassonetti stradali, a volte con lo svuotamento degli stessi sui marciapiedi (così come ampiamente documentato dalla Polizia Municipale). In via Spalato, poi, nella notte tra domenica e lunedì, sono stati depositati centinaia di cassonetti, moltissimi dei quali ancora stracolmi di rifiuti. Anche su questa palese violazione sono intervenuti gli agenti della Polizia Municipale per l’accertamento delle responsabilità.

“Questi comportamenti della Monteco – ha affermato il Sindaco Consales – hanno rischiato di creare una vera e propria emergenza ambientale e solo grazie all’encomiabile impegno con cui sono intervenuti per tutta la notte i netturbini brindisini è stato possibile ripulire la città in tempi record”.

Stamane, infine, è stato posto il problema di 23 lavoratori della società Monteco che hanno chiesto inutilmente di poter essere assunti da Ecologica Pugliese.

“Alla ditta subentrante – conclude il primo cittadino – abbiamo fornito esclusivamente l’elenco della platea storica del servizio di nettezza urbana, sulla base di una diffida inviata dal Comune di Brindisi negli anni scorsi alla stessa Monteco proprio per evitare che venissero effettuate nuove assunzioni che inevitabilmente sarebbero andate a gravare sulla tasche dei contribuenti brindisini. La Monteco rispose che eventuali nuove assunzioni sarebbero rientrate in una struttura denominata ‘Cantiere zero’ finalizzata a far fronte a tutte le carenze di personale nei vari cantieri della stessa Monteco disseminati nelle province pugliesi e che nessuna unità sarebbe andata a gravare sull’aliquota di Brindisi. Su questo esiste dettagliata e corposa documentazione. I 23 lavoratori, pertanto, dovranno rivolgersi alla Monteco per chiedere una eventuale prosecuzione del rapporto di lavoro, risultando più che sufficiente il numero di operatori ecologici già in organico nell’azienda subentrante”.