Trans nel Cie di Restinco: permesso di soggiorno di sei mesi. Esce oggi

Sarà rilasciata tra circa due ore la transgender brasiliana Adriana, trattenuta dallo scorso 24 gennaio nel Cie di Restinco (Brindisi) dopo aver perso il lavoro, e quindi il permesso di soggiorno, nonostante vivesse da 17 anni in Italia. Lo comunica all’ANSA l’avvocata Cathy Latorre, attivista del movimento transessuale italiano, spiegando che il tribunale di Napoli ha concesso ad Adriana un permesso di soggiorno di sei mesi, in attesa che lei sia ascoltata dalla commissione ministeriale territoriale che analizzerà la sua richiesta di protezione umanitaria. Adriana da tre giorni era in una cella di sicurezza del Cie: la misura era utilizzata per proteggerla da alcuni uomini trattenuti nella struttura che l’avevano minacciata di morte. Per Latorre, sulla decisione della sua liberazione ha influito anche «l’attenzione dell’opinione pubblica sollecitata dalle condizioni disumane della detenzione di Adriana».

«Siamo felici che Adriana sia stata rilasciata ma dalla sua vicenda trarremo spunto per porre al ministro della Giustizia e al ministro dell’Interno il tema della condizione di detenzione delle persone in transizione, del rispetto della loro incolumità e della loro identità di genere». Così Cathy La Torre, responsabile nazionale diritti civili di Sinistra Italiana, commenta la notizia del rilascio della trans da due mesi trattenuta al Cie di Brindisi. «La settimana scorsa – ricorda La Torre – Sinistra Italiana aveva promosso una campagna di denuncia e di mobilitazione su questa vicenda, anche con un appello di Nichi Vendola rivolto a Minniti ed Orlando, sollevando da subito le disumane condizioni di detenzione di una donna in transizione in un reparto maschile».