La nuova stazione marittima inguaia l’ex Authority, funzionari e dipendenti: otto indagati

Un avviso di conclusione delle indagini preliminari è stato notificato ad otto persone coinvolte in un’inchiesta che riguarda la realizzazione di un terminal passeggeri a Costa Morena, nel porto esterno di Brindisi. Ipotizzati, a vario titolo, i reati di abuso d’ufficio, falso e violazioni urbanistiche e ambientali.

Tra gli indagati, oltre al presidente dell’Autorità portuale fino al 2011, Giuseppe Giurgola,  l’ex segretario generale dell’ente, Nicola Del Nobile (da sinistra a destra nella foto in alto)  l’ammiraglio Ferdinando Lolli, che ha tenuto le redini dell’ente nel 2012, l’attuale responsabile dei servizi tecnici Francesco Di Leverano, il suo predecessore Pasquale Fischetto nonchè funzionari, dipendenti e imprenditori.

 

La gara per la realizzazione di una stazione marittima per i passeggeri in partenza per la Grecia è stata aggiudicata all’Associazione temporanea di imprese (Ati) composta dalla coop Coveco (già coinvolta nello scandalo Mose) e dalla società Igeco. L’incarico risale al 2011 ma i lavori non hanno mai avuto inizio, a quanto si è appreso, proprio per l’esistenza dell’inchiesta giudiziaria e in attesa degli esiti dell’attività investigativa della Guardia di finanza, alla quale la Procura ha delegato gli accertamenti.