Due brindisini i poliziotti-eroi che hanno fatto partorire una donna sul ciglio della strada

 

“Di sicuro la più difficile operazione di polizia della nostra vita”: sorride Gianluca Cavallo, 41 anni, capopattuglia. E’ stato lui, insieme all’autista Dante Caforio, anch’egli 41enne, ad aiutare una donna a partorire sul ciglio della strada, a Taranto. I due eroi in divisa della Sezione volanti della questura ionica sono in realtà entrambi brindisini: Cavallo di Francavilla Fontana, Caforio di Latiano.

“Eravamo i normale servizio di pattugliamento – ricorda Cavallo – quando intorno alle tre di notte, nei pressi di Talsano, ci hanno lampeggiato da un’auto, chiedendo di fermarci. Un uomo ci chiedeva di scortarli sino all’ospedale perché la moglie stava per partorire. La donna era distesa sul sedile posteriore. Siamo partiti a sirene spiegate, il Santissima Annunziata era lontano circa sette chilometri”.

Ma due chilometri dopo, l’uomo lampeggia di nuovo. “Il bambino sta uscendo”, ci ha detto quasi in lacrime. La donna urlava per i dolori. L’auto era parcheggiata sul ciglio della strada e ho visto che in effetti il bambino era già fuori con la testa e le spalle. Ma non respirava per il liquido amniotico. Ho capito che non sarebbe arrivato vivo sino all’ospedale, che sarebbe soffocato. Ho chiesto a Dante di chiamare il 118 e intanto ho detto al marito di seguire le mie indicazioni. Faccio parte di un’associazione di volontariato di Francavilla Fontana, la Croce gialla, e questo mi è stato d’aiuto”.

Seguono momenti concitati durante i quali le auto sfrecciano sulla strada e l’ambulanza non arriva. “Ho spiegato al marito cosa doveva fare, è durato tutto pochi minuti che sono sembrati lunghissimi. Il bimbo è venuto fuori quasi subito, poi  ho detto al papà di piegarlo subito in avanti per liberarsi del liquido amniotico. In effetti ha iniziato a respirare e poi a piangere. E’ stato il pianto più bello mai sentito. Lo abbiamo immediatamente messo addosso alla madre. Si sono calmati tutti”.

Nel frattempo era arrivato anche il 118 ma senza medico a bordo e così i due poliziotti hanno dovuto aiutare anche al trasbordo della donna sulla barella.

Più tardi i due poliziotti sono andati in ospedale per sincerarsi delle condizioni del bimbo e della mamma. Ovviamente non finivano mai di ringraziarli.  E anche il piccolo Giuseppe, questo il nome dato al neonato, un giorno saprà di questa sua prima, clamorosa avventura.

Una curiosità, Gianluca e Dante, i due poliziotti brindisini, hanno entrambi due figli ma non avevano mai assistito a un parto. I loro bimbi sono nati con il cesareo. Molto meno complicato per tutti.

(Nella foto, da sinistra Gianluca Cavallo e Dante Caforio con la neomamma, foto Taranto Buonasera/Renato Ingenito)