Furti negli appartamenti: arrestati due fratelli

Questa mattina quattro equipaggi Volanti della Questura di Brindisi hanno eseguito due ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip Maurizio Saso, per furto in abitazione aggravato in concorso, a carico dei pluripregiudicati brindisini Umberto Brina, di 32 anni, e Pierluigi Brina, di 23 anni.
I fatti risalgono al mese di giugno quando i due malviventi, di sera, forzando e infrangendo la finestra di un’abitazione di via Adda, al quartiere Perrino, si impossessarono di tre televisori e altra apparecchiatura elettronica.
Gli investigatori delle Volanti notarono tracce ematiche sul mobilio e sul pavimento dell’abitazione depredata, tracce subito repertate. Alcune ore dopo nel controllare, tra gli altri, anche i due fratelli presenti nella loro abitazione, gli agenti notarono sulla scarpa ginnica sinistra di Pierluigi Brina, imbrattata di sangue; sangue fuoriuscito da un taglio procuratosi alla mano sinistra mentre rompeva la finestra dell’appartamento saccheggiato.
Immediata la perquisizione ed il rinvenimento dell’intera refurtiva, restituita al legittimo proprietario. Pierluigi Brina, all’epoca del fatto in stato di detenzione domiciliare per rapina, venne ricollocato agli arresti domiciliari per i reati di furto aggravato e evasione mentre il fratello Umberto venne indagato in stato di libertà per solo furto aggravato.
Questa mattina l’epilogo: il Pubblico Ministero ha condiviso il castello accusatorio e probatorio elaborato dalla Squadra di Polizia Giudiziaria delle Volanti, e il gip ha emesso la duplice ordinanza di custodia cautelare a carico dei fratelli Brina. Entrambi sono stati rinchiusi in carcere.
Le indagini degli agenti delle Volanti, coordinati dal Vice Questore Alberto D’Alessandro, sono state fondamentali per rinvenire e cristallizzare gli elementi probatori (tracce ematiche, scarpa imbrattata di sangue, refurtiva ) prima che venissero occultati o rivenduti.