Fegato e reni espiantati nell’ospedale Perrino di Brindisi

Nella notte fra il 23 e il 24 maggio presso l’Ospedale Perrino di Brindisi è avvenuto un prelievo di organi da una paziente di 82 anni. Le operazioni, iniziate con l’accertamento di morte e la richiesta del consenso ai figli nel primo pomeriggio del 23 maggio, sono proseguite con le attività di prelievo, iniziate in sala operatoria dopo la mezzanotte e concluse alle ore 6 circa di questa mattina.
Durante le operazioni propedeutiche al prelievo, l’équipe medica coordinata dal Dr. Massimo Calò, aveva ricevuto l’incoraggiamento da parte del Coordinatore del Centro Trapianti regionale Dr. Loreto Gesualdo, con il messaggio “Stanotte c’è stato il prelievo di un fegato donato da un novantunenne a Cagliari! Lo stanno trapiantando…” Gli organi donati a Brindisi dalla donna sono il fegato – prelevato da un’équipe piemontese giunta a Brindisi durante la notte – e i reni, prelevati da un’équipe di Bari.
Questo è il terzo prelievo avvenuto presso l’Ospedale Perrino nel corso del 2016. Un altro grande gesto di generosità da parte dei familiari, a cui va la gratitudine dell’intera comunità, che riaccende la speranza ai tanti pazienti in attesa di trapianto.
La donazione avviene in concomitanza con la XIX Giornata Nazionale per la Donazione e Trapianto di Organi, Tessuti e Cellule promossa dal Ministero della Salute, insieme alle Associazioni di settore e al Centro Nazionale Trapianti, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, che sarà celebrata il 29 Maggio 2016.
Per celebrare la Giornata a Brindisi le Associazioni locali AIDO, ADMO, CRI, AVIS, ATO, FRATRES, FIDAS e ADISCO, in collaborazione con la ASL BR, saranno presenti in Piazza Vittoria per informare e sensibilizzare i cittadini sulle tematiche della donazione e trapianto di organi, infondere la consapevolezza del ruolo determinante che ogni cittadino può svolgere nel sistema dei trapianti attraverso la manifestazione della propria volontà a donare, le modalità per compilare le dichiarazioni di volontà che ufficializzano il diritto.
Perché esprimere un SI alla donazione non costa niente, ma può salvare una vita.