Traffico di oloturie, sequestri e denunce nelle campagne di Cisternino

Due magazzini utilizzati per lo stoccaggio e la lavorazione di ingenti quantitativi di oloturie (noti come cetrioli di mare) sono stati individuati nelle campagne di Cisternino e sottoposti a sequestro preventivo in una operazione congiunta da militari della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e dagli agenti della Questura di Taranto. I sigilli sono stati apposti a quasi tre tonnellate di prodotto, già confezionato e pronto per essere esportato presumibilmente in Grecia, rinvenuto in alcune celle frigorifere. Un 54enne originario di Martina Franca, titolare dell’attività, e un cittadino greco di 34 anni, probabile destinatario delle oloturie già lavorate, sono stati denunciati per disastro ambientale, associazione finalizzata al commercio di oloturie e smaltimento illegale di rifiuti speciali.

Si tratta del prosieguo dell’inchiesta che aveva già portato nel maggio scorso al sequestro, nel capoluogo ionico, di altri due magazzini e oltre 10 tonnellate di prodotti. In quella occasione tre persone furono denunciate per associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale. Gli inquirenti ritengono di aver stroncato un traffico di oloturie, considerate fondamentali per l’ecosistema marino, con i paesi asiatici, in particolare in Cina. Lì vengono utilizzate per realizzare cosmetici e prodotti di bellezza. I prodotti sarebbero stati razziati, con gravi conseguenze ambientali, dai fondali del litorale tarantino: da San Vito a Punta Prosciutto.