Non esiste un vascello veloce come un libro per portarti in terre lontane. Piccolo elogio della lettura

Quando un libro viene aperto, comincia a respirare. E dopo poche righe, è il nostro respiro che diventa una cosa sola con quello del protagonista della storia.

In quelle pagine c’è una vita che non vivrò mai. Peccato o meno male…poco importa. Un libro è ben altro che “solo parole”. In un libro c’è tempo: un tempo che non avrò mai, ma che mi viene gentilmente concesso di vivere grazie alla generosità dell’autore. Non dico “immaginare”, ma proprio “vivere”!

In un libro c’è un luogo: un luogo dove non andrò mai…ma che ho visto con i miei occhi…ci sono stata, ne ho respirato il profumo, ne ho sentito il calore…il freddo…la luce…il tramonto.

Ero lì…quando Orlando ha scoperto Angelica innamorata di un semplice fante… Ho visto l’orrore negli occhi di Tancredi nello scoprire il volto pallido di Clorinda Beatrice mi ha trasportato su, sempre più su…fino all’Empireo! Ho vissuto la fatica di Tom nella costruzione delle cattedrali, “pilastri della terra”.

Ho sentito l’ombra del vento, nel Cimitero dei libri dimenticati Ho fatto amicizia con una volpe, che ha visto nei miei capelli il colore del grano Ho palpitato per la sorte degli Arslanian Ho sceso quasi un milione di scale al braccio di Montale Sono stata in trincea col compagno stramazzato

Ho tremato di freddo mentre rasavano i capelli agli ultimi ebrei arrivati ad Auschwitz Ho sentito il fruscìo delle foglie sul colle dell’infinito Ho parlato ad uno specchio chiedendomi se quell’immagine riflessa fosse una o nessuna… Ho visto Ulisse sterminare i Proci il Grande Fratello mi ha convinta che 2+2=5

 

Ho visto Lucia che disperata giura che non sposerà più Renzo e Giulietta che si finge morta Ho seguito Guglielmo da Baskerville nelle sue indagini E ho fatto l’autostop on the road Ho provato la bianca Cecità nella città senza nome Ho seguito il Bianconiglio in un mondo sotterraneo e ho provato un sentimento sottile e prezioso come Seta Ho suonato il pianoforte con Novecento Ho vissuto la saga dei Buendia a Macondo e ho subito il fascino ipnotico del colonnello Kurtz Mi sono fermata ad Eboli e ho passato l’estate tra gli ultimi Gattopardi a Donnafugata.

Ho gustato gli arancini a Vigata e fatto il bagno a Marinella… “Sono solo parole…” Certo, sì, ma parole in grado di trasportarti in un altrove dal quale si torna migliori di quando si è partiti.

Il libro è tra le cose più preziose che esistono. Un libro è come una persona, perchè è fatto da una persona e parla di persone. Vedi il mondo con altri occhi quando apri un libro. E’ come assumere un altro punto di vista e uscire dal recinto troppo stretto del proprio. Non vedi l’ora di vedere come va a finire la storia, ma non vorresti mai finire il libro. «Mi fanno impazzire i libri che quando hai finito di leggerli vorresti che l’autore fosse il tuo migliore amico, per telefonargli ogni volta che ti va» dice Salinger ne Il giovane Holden. E’ proprio così: si crea un rapporto personalissimo e unico, diverso da lettore a lettore.

E noi possiamo vivere e viaggiare senza fermarci mai! Ho visto cose che voi umani…”solo” perchè ho aperto un libro! “Il tempo per leggere, come il tempo per amare,dilata il tempo per vivere” (Daniel Pennac)
Giusy Gatti Perlangeli