Centrale Enel di Cerano ed incidenza delle malattie respiratorie ed oncologiche, cominciate le audizioni al Senato

Partite le audizioni al Senato sulla Centrale Enel di Cerano e l’incidenza dei tumori sul territorio brindisino (Affare Assegnato n. 385). Il senatore dei Conservatori e Riformisti, Vittorio Zizza, oggi ha presieduto la prima audizione con la dirigente del servizio analisi della domanda e dell’offerta sanitaria e valutazione epidemiologica delle dinamiche relative dell’AReS Puglia, dottoressa Lucia Bisceglia.
Il senatore dei Cor, quale Vice Presidente 13^ Commissione Ambiente, Territorio e Beni Ambientali, ha chiesto oggi alla dottoressa Bisceglia se abbia a sua disposizione ulteriori dati ed informazioni sulla delicata situazione legata alla centrale termo elettrica di Cerano, considerate le frequenti ed allarmanti notizie che quotidianamente giungono sulle possibili ripercussioni che l’inquinamento potrebbe causare nell’intero territorio brindisino, in particolar modo, nei Comuni a maggiori rischio: Brindisi, Carovigno, Cellino, Mesagne, San Pietro, San Vito e Torchiarolo.
“La dottoressa Bisceglia ha presentato una sintesi dell’attività di valutazione del danno sanitario, studi che hanno evidenziato l’incidenza delle patologie tumorali e respiratorie a lungo e breve termine- spiega Zizza- Uno degli ultimi studi, Epier 2 relativo al 2006/2010 sulle emissioni del Pm10, SO2, NO2, evidenzia come negli stessi giorni in cui si determinano picchi di inquinamento aumentano i casi di ospedalizzazione per patologie respiratorie anche in età infantile”.
Durante l’audizione sono state presentate anche due stime di impatto che mostrano una vera e propria mappatura di dispersione degli inquinanti sul territorio brindisino. Una mappa è relativa alla sola centrale Enel di Cerano ed una è relativa alle aziende in generale presenti sul territorio brindisino.
“Tutti i dati e gli studi in possesso dell’Ares danno conferma- riferisce il deputato dei Cor- dell’esistenza di una associazione tra i livelli di esposizione agli inquinanti ed alcune patologie tumorali e malattie respiratorie”. Alla luce di tutto questo, anche degli studi condotti dal Professor Giuseppe Latini sulle malformazioni neonatali e del CNR, il senatore Zizza ha chiesto all’Ares congiuntamente agli organi preposti, se intenderà o ha inteso intraprendere percorsi finalizzati a garantire la salute pubblica dei cittadini, la prevenzione primaria e secondaria, magari adeguando i propri sistemi sanitari.
“ Sorprendente la risposta dell’Ares- riferisce il senatore- L’impatto sanitario c’è ma le stime emissive non determinano il superamento dei livelli tale per cui scatti la procedura di rischio sanitario. Così l’Ares continuerà a monitorare le emissioni ma al contempo imposterà tutte le procedure possibili per determinare un contenimento dell’inquinamento atmosferico dell’area visto che ci troviamo in una condizione di criticità epidemiologica conclamata continuando a valutare le ricadute sulle aree limitrofe”.
Infine il senatore Vittorio Zizza ha chiesto se nel piano sanitario, alla luce di questi dati, si sta prevedendo un’offerta ospedaliera mirata. A questa domanda la dottoressa Bisceglia ha risposto con una relazione che va ad integrare il piano sanitario con una serie di servizi per l’emergenza delle patologie acute e oncologiche e ma anche per le cure primarie per pazienti cronici.
“Il 27 settembre prossimo è già stata calendarizzata la seconda audizione con i vertici dell’Arpa, Asl e Ispra. Si andrà avanti con il lavoro in Commissione, per concludere il ciclo di audizioni che prevedono anche un sopraluogo presso la Centrale- conclude -Zizza, al fine di avere un quadro reale della situazione e mettere in atto strategie mirate che puntino alla tutela della salute dei cittadini”.