Debutto al Teatro Vascello di Roma per Sara Bevilacqua

Dal 27 al 30 aprile, al teatro Vascello di Roma, uno dei palcoscenici più prestigiosi della capitale, andrà in scena Bluebird Bukowski, per la regia di Licia Lanera (premio Ubu 2014), drammaturgia Riccardo Spagnulo.

Lo spettacolo, vede in scena l’attrice brindisina Sara Bevilacqua accanto ad uno dei nomi più noti del panorama pugliese, Vito Signorile (già direttore del Teatro Abeliano di Bari, e co-direttore di Teatri Di Bari).
Pensare a Bukowski oggi è come pensare a una possibilità di vita che non c’è più. Eppure di quel’900 non ci siamo davvero liberati. C’è un’anima blues e jazz che ancora persiste, che chiama all’idea di viaggio, all’idea di sogno. C’è ancora un odore di cantina e di vino e di poesia nei sogni di un’intera generazione, desiderio e nostalgia di perdersi in una straziante voglia di vita. E Vito Signorile, attore, regista e uomo di “ordinaria follia”, che in oltre quarant’anni di palcoscenico ha attraversato classici del teatro, drammaturgia contemporanea, teatro popolare, poesia e musica, vi si immerge con giovanile entusiasmo. Ancora in viaggio.
Gli attori si muovono nello spazio scenico realizzato da Michele Iannone ed il disegno luci ideato da Vincent Longuemare.
“Charles Bukowski è morto?” osserva il drammaturgo Riccardo Spagnulo “Sembra di sì, se andiamo a controllare la sua biografia: il vecchio Buk ci ha lasciati nel 1994. Eppure le librerie sono piene dei suoi romanzi e delle raccolte poetiche che vendono molto bene. Ogni anno spunta qualche manoscritto non ancora pubblicato ma, soprattutto nella memoria dei suoi lettori e nell’immaginario collettivo, permane la figura dell’anti-intellettuale così attaccato alla vita da preferire corse di cavalli e donne ai salotti letterari. Bukowski, in un colpo solo, ha mandato a quel paese il sogno americano e ha rivelato in modo sarcastico e disincantato tutta l’ordinaria follia del mondo occidentale.
Mi sono chiesto: se tornasse indietro, se si risvegliasse all’interno di una squallida camera di obitorio, cosa farebbe? La risposta è: esattamente quello che ha fatto per tutta una vita – bere, scommettere, fare l’amore e soprattutto scrivere,scrivere e ancora scrivere”.
“Lavorare in una nuova produzione con la regista Licia Lanera è meraviglioso” dichiara la Bevilacqua “dopo il successo di “Furie de Sanghe- emorragia cerebrale”, portato in tournèe dal 2009 in Italia e Europa, sono davvero entusiasta di essere ancora diretta da lei e avere la possibilità di lavorare accanto a un maestro del teatro pugliese come Vito Signorile”. E sul debutto romano continua “Intraprendere questa nuova avventura da un palcoscenico importante come quello del Vascello è una grande e emozionante tappa del mio percorso professionale”.