Demonte Harper, l’uomo mandato a Brindisi da Eupalla

di GIANMARCO DI NAPOLI

Chissà come si chiama la Dea del basket, magari anch’essa Eupalla, come quella immaginata per il calcio dal magnifico Gianni Brera. Ma, qualunque sia il suo nome, deve averci messo del suo tra i mesi di luglio e agosto quando, in tutti i modi, ha fatto in modo che un ragazzo di 25 anni di nome Demonte Harper arrivasse a vestire la canotta di Brindisi. Nonostante l’innamoramento per Orlando Johnson, svanito nel tradimento prematrimoniale con fuitina insieme a quel furbacchione di Marco Crespi e l’ingaggio di Richiardson. Harper era lì che aspettava. E alla fine il più bistrattato dei ragazzacci firmati dal tandem Bucchi-Giuliani si è rivelato invece il collante che mancava, il jolly in grado di cambiare qualsiasi partita. Portatore di palla e rimbalzista, guardia tiratrice e ala perforante. Toglietegli tutto a Bucchi, ma non il suo Harper.

A Caserta se lo ricorderanno per un pezzo: 8 punti, 5 rimbalzi (di cui tre offensivi), un assist. Wikipedia versione italiana invece dovrà presto provvedere  a un aggiornamento della voce, laddove su Demonte Harper ti dicono semplicemente che si tratta di un giocatore professionista di basket.

E’ nato a Nashville, la capitale del Tennessee, dove i Predators furoreggiano nell’hockey professionistico, i Titans nel football americano e i Sounds nel baseball. C’è anche una squadra di calcio, che lì chiamano soccer, i Nashville Metros ed è la seconda capitale Usa del wrestling. Il basket no, lo giocano solo nei playgrounds di una città metropolitana che sfiora il milione e mezzo di abitanti.

Ma Demonte vuole diventare un giocatore di basket e, giunto nell’università di Morehead State, nel Kentucky, indossa la canotta con l’aquila azzurra degli Eagles ancor prima di aprire i libri di studio. Tra il 2007 e il 2011 viene inserito nell’Ohio Vallery Conference Tournament, una competizione organizzata dall’associazione sportiva universitaria che seleziona tutto il panorama americano: si gioca nel Tennessee e mette a confronto gli atenei del Sud e del Midwest. Harper nel 2011 vince il titolo di Mvp del torneo.

Nelle quattro stagioni nell’Ovc All-Tournement,  gioca 436 partite realizzando 1.436 punti e piazzandosi al 13° posto tra i migliori realizzatori di tutti i tempi.

Nel 2011 però arriva la prima grande delusione quando non viene selezionato al draft, forse troppo basso con il suo metro e 95 per fare l’ala negli Nba. Parte così alla conquista dell’Europa da professionista cominciando in Croazia con la maglia del Cibona Zagabria. Oltre otto punti, quasi tre rimbalzi e 2 assist a partita. Tanto che lo richiamano negli States dove gioca la Summer League con i Denver Nuggets e poi firma un contratto con i Portland Trail Blazers. Ma arriva la sua seconda delusione: la carriera Nba si conclude con un taglio già nella pre-season.

Demonte non molla. Nel 2012/2013 firma con gli Erie BayHawks, nella Nba D-League e termina la stagione con una media di nove punti, 2.5 rimbalzi e 2.1 assist in 50 gare. Nella stagione successiva ritorna in Europa, in Bielorussia dove conclude con 11,6 punti, 4,8 rimbalzi e 2,9 assist. Dopo il gelido inverno russo nell’estate del 2014 rieccolo a riscaldarsi il cuore nella Summer League, sempre con la canotta dei Denver Nuggets. Qui lo notano Giuliani e Bucchi che pensano a lui per il dopo Campbell.

A fine agosto accetta la seconda proposta dell’Enel Brindisi (la prima era finita nel congelatore per il sogno infranto con Johnson) dove Richardson è stato tagliato per problemi fisici. Vuoi tu fare il sesto uomo? Demonte accetta e respinge al mittente la corte spietata che gli fanno dalla Francia e dal Belgio.

Fa impazzire subito il pubblico brindisino, diventa il giocatore forse più prezioso e duttile per Bucchi. Ed è l’idolo delle ragazze. Anche loro devono ringraziare Eupalla.

(Le note biografiche sono state tratte dal blog La Stella del Sud)