Bucchi prudente: “Temo molto Trento”. Mays ancora in forse

La voglia di emergere di David Cournooh, le condizioni di James Mays e il futuro di Sek Henry, insieme alla dichiarata voglia di ripartire dalla rimonta di Sassari per far bene sabato prossimo contro la matricola Aquila Trento. Sono questi i temi caldi della conferenza stampa che coach Bucchi ha tenuto insieme alla guardia ex Mens Sana Siena. 
Quando il clima dopo una sconfitta resta positivo, significa che si è fatto un buon lavoro. E non può che essere così in casa New Basket, dove la sconfitta di lunedì scorso contro il Banco Di Sardegna ha paradossalmente dato delle speranze importanti nel gruppo biancoazzurro. Se da un lato c’è un primo quarto da incubo, dall’altro ci sono tre tempi giocati ad armi pari e senza paura contro una squadra candidata al titolo. Sassari è stata brava a partire con un tocco magico al tiro, in quei dieci minuti anche il Panathinaikos avrebbe sofferto. Coach Bucchi sa che i suoi, davanti a tanta grazia dei sardi, avrebbero potuto fare ben poco, ma perfezionista quale è l’allenatore bolognese, ha il dovere di non lasciare niente al caso: ” Siamo arrabbiati per il primo quarto di Sassari. Alla ripresa degli allenamenti – dichiara coach Bucchi – ne abbiamo parlato insieme alla squadra e tutti hanno capito che un approccio simile non si concede a nessuno. Certo, loro hanno fatto dei canestri d’altri tempi, da tempo non vedevo realizzare triple del genere.  Ci siamo fatti aggredire troppo e questo non va bene. Se ci pensate bene anche Milano ha subito un avvio simile in Supercoppa. Poi noi siamo stati bravi nel rientrare in partita. Peccato per il risultato.” Risultato che forse poteva essere diverso se James Mays fosse stato del match. Bucchi è convinto che Mays è un arma molto importante, soprattutto dal punto di vista offensivo : “L’assenza di Mays ci ha penalizzato in attacco. Ovvio che senza di lui ci è mancato un riferimento fondamentale. Ad essere sincero Mays ci è mancato anche in settimana negli allenamenti. Ora ci darà una mano Luca Ianes, che spero resti con noi fino a fine anno. Recupero di Mays? Vedremo…”
Con il senno di poi è chiaro che l’assenza di Mays ha lasciato l’amaro in bocca a tanti ma nei primi dieci minuti del PalaSerradimigni più che il centro Usa è mancata la lucidità in attacco, con troppe scelte affrettate e poco in ritmo. Qualche critica forse eccessiva è piovuta addosso a Sek Henry ed in settimana i rumors di mercato davano il numero ventidue in odor di taglio. Bucchi è categorico nel togliere i fantasmi dalle testa di Henry:” Non penso che un giocatore si possa giudicare dopo sole tre partite. Smentisco qualsiasi notizia su un possibile taglio.”
Il domani si chiama Trento, Cenerentola del campionato italiano che verrà a Brindisi convinta di poter dire la sua. Ci vorrà quindi tutta la voglia di far bene, la stessa voglia che ha David Cournooh nell’affrontare il suo primo anno in maglia Enel :” Sono molto felice di essere qui a Brindisi. Non ho trovato tante differenze con la mia ex squadra, significa che si lavora bene e c’è molta serietà. Voglio migliorare molto in questa stagione, soprattuto dal punto di vista del playmaking. Purtroppo o per fortuna sono molto critico con me stesso e per questo so che ho tanto da lavorare.”
Fabrizio Campagnoli